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Performance del mercato caffè 2020

Analizzando i singoli segmenti del mercato del Caffè, si evidenzia che fino al 2019 il Caffè Macinato e quello Solubile mostravano una flessione delle vendite, mentre il Caffè in Grani presentava un trend positivo. Con la prima fase dell’emergenza sanitaria questa situazione si è ribaltata, dando inzio ad un periodo di forte dinamicità per i segmenti del Caffè Macinato, con Capsule e Cialde, e del Caffè Solubile, mentre è entrato in una fase di sofferenza il mercato dei Grani.

Inoltre, nel 2020 le Capsule, che incidono per il 32% sul totale delle vendite di Caffè, sono state l’unico segmento in espansione assortimentale (4,3 referenze in più rispetto al 2019). Trend particolarmente positivi anche per alcune tipologie premium come il Decaffeinato(+13,7% vs 2019), il 100% Arabica (+17,3 vs 2019) e il Monorigine (+35,1 vs 2019), che sembrano confermare un recupero del valore del mercato. L’unica eccezione tra i prodotti a più alto valore è rappresentata dal segmento del Biologico, che cresce in misura minore rispetto al Non-Bio.

Per quanto riguarda le performance del mercato del Caffè all’interno dei singoli canali di vendita, è possibile osservare come la crescita sia stata trasversale a tutti i formati, al netto degli Ipermercati, già in una profonda crisi da anni, amplificata ulteriormente dalle difficoltà generate dall’emergenza Covid.

Come già evidenziato, il 2020 ha cambiato le carte in tavola: • la pandemia ha riportato i consumi tra le mura domestiche e ha di fatto annullato il mondo del out of home • il mercato è cresciuto a doppia cifra (+10,3% a valore) • si è ridotta la pressione promozionale (-3,6 p.ti a volume vs 2019) • è aumentato il prezzo al kg di quasi 7 punti percentuali. L’incremento del prezzo è dovuto anche alla spinta dei segmenti di più alto valore.

Lo studio evidenzia i principali cambiamenti nel mondo della Prima Colazione e in particolare nel mercato del Caffè, che hanno interessato l’anno 2020, in concomitanza con la pandemia da Covid-19. Ma quanti di questi cambiamenti sono congiunturali e quindi semplicemente figli della situazione che stiamo vivendo? E quali invece, sono da considerarsi strutturali? La questione è quindi quanto le nuove abitudini entreranno a far parte della routine dei consumatori, anche dopo il ritorno alla normalità. Attualmente, si possono solo fare alcune considerazioni di carattere generale.