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ARC Mistery Blend: Mario Bruscino batte tutti e azzecca le esatte origini dei sei caffè

In occasione della fiera HostMilano, ARC, Aziende Riunite Caffè di Milano, ha sottoposto all’attenzione dei presenti, in forma di gioco, una Mistery blend, una miscela misteriosa. L’unico aspetto rivelato alle decine di esperti che si sono cimentati nella soluzione dell’enigma, era la presenza nella miscela di sei differenti Caffè. Tutti arabica, cinque lavati e uno semi-lavato. E tutti tostati secondo un criterio soggettivo, al fine di mantenere ed evidenziare tutte le peculiarità, destinate poi a modificarsi al cambiare della tostatura.

Questo gioco voluto da ARC ha rappresentato uno degli episodi più partecipati e fonte di dibattito, tra esperti naturalmente, dell’intera Fiera del Caffè.

Ognuno di questi Caffè era estratto singolarmente, calibrando per ognuno ogni singola taratura (temperatura macinatura e peso) per ottimizzarne il gusto in tazza, evidenziandone le migliori caratteristiche.

Il gioco è stato poi creare con tutti questi componenti una miscela, denominata Mistery blend, cercando di ottenere una tazza equilibrata con una fine acidità. La miscela veniva a sua volta estratta con specifico settaggio della macchina professionale utilizzata allo stand.

A questo punto è stata fatta provare a tutti coloro che volevano cimentarsi nella tentativo di individuare la percentuale di due componenti (Il Brasile e L’Ethiopia) conoscendo quelle degli altri quattro.

La composizione della Miscela era custodita in una busta sigillata che è stata aperta martedì 22 ottobre alla presenza di un rappresentate di Comunicaffè che ne ha verificato il contenuto.

La composizione è risultata essere :

  • Brasil Bahia Semiwashed NY2 17/18 Jacamar 28%

  • Ethiopia Washed Sidamo g.2 Red Tiger 17%

  • Colombia Supremo 18 Mariposa Blend 17%

  • India Arabica Plantation Mysore Nugett EB 15%

  • Kilimajaro Arabica Washed AA 11%

  • Nicaragua SHG Alto Matagalpa 12%

     

 

Per ARC è stata una presentazione anomala

Sì perché normalmente Aziende Riunite Caffè non vende Caffè verdi pre-miscelati.Ma sempre collabora con la propria clientela a costruire la propria ricetta. Nella convinzione che la miscela rappresenta l’identità e l’anima dell’azienda, all’interno del proprio territorio.

Ovviamente non era intenzione degli organizzatori di ARC mostrare ai torrefattori come devono lavorare il Caffè; ognuno sa perfettamente come gestire il prodotto all’interno della propria azienda.

E’ stato solo un modo per evidenziare quanto il Caffè sia un prodotto complesso, dalle molteplici sfumature e quanto se ne possano modificare le caratteristiche, operando su diversi fattori quali la tostatura, la miscela e l’estrazione.

Lo spirito che da sempre ARC applica nello svolgere il proprio lavoro è di aiutare la propria clientela a conoscere sempre più profondamente il Caffè in tutti i suoi molteplici aspetti. Affinché questa sia in grado di svolgere il proprio lavoro al meglio, indipendentemente dai prodotti che usa e come li lavora.

 

Per ARC la conoscenza come concetto di Qualità.

Alla prova hanno partecipato in più di cento operatori, ma solo uno è stato capace di indicare l’esatta percentuale dei due componenti.

Alla fine dell’esame delle schede di valutazione Giorgio Grasso delle Aziende Riunite Caffè si è detto particolarmente lieto di annunciare che Mario Bruscino della Società Interkom di Napoli ha individuato l’esatta percentuale.

All’esperto di caffè napoletano sono andati i nostri migliori complimenti oltre al meritato premio di una Cassetta di Amarone Tommasi del 2013.

fonte interkom.it