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Caffè in capsule compatibili: richiamo alimentare per plastica „Caffè “alla plastica”: richiamo alimentare per nove capsule compatibili

Caffè in capsule compatibili: richiamo alimentare per plastica
„Il Ministero della Salute ha ordinato un maxi ritiro dal mercato di alcuni lotti di capsule compatibili Nescafé Dolce Gusto: “Rischi per la salute per piccole particelle di plastica rilasciate dalla capsula durante il processo di erogazione”“

Caffè in capsule compatibili: richiamo alimentare per plastica

affè in capsule, ovvero un piacere quotidiano per migliaia di italiani che hanno abbandonato la tradizionale moka, scegliendo un prodotto “pronto all’uso”. Attenzione tuttavia alla qualità delle capsule compatibili. Dopo le polemiche per il servizio di Report dedicato all’assaggio di alcuni prodotti, ora un campanello d’allarme arriva direttamente dal Ministero della Salute che ha emesso ben nove avvisi di “richiamo alimentare” per altrettanti prodotti dedicati alla versione economica delle capsule Nescafé Dolce Gusto.

Come si legge nella sezione dedicata alle allerte alimentari del Ministero della Salute il maxi richiamo pubblicato oggi lunedì 16 dicembre 2019 riguarda nello specifico alcuni lotti delle capsule

Fortisimo – Capsule compatibili Dolce Gusto; 

Palombini – Capsule compatibili Dolce Gusto; 

MESETA – Capsule compatibili Dolce Gusto; 

CONAD – Capsule compatibili Dolce Gusto; 

CAFFE’CONSUELO – Capsule compatibili Dolce Gusto; 

CAFFE’ LEONI;

 BONINI S.R.L. – capsule compatibili Dolce Gusto:

CIOCCOLATA DARK X 16CAPS,

DOLCE GUSTO CORTADO X 16CAPS; 

AMAZON – capsule compatibili Dolce Gusto; 

101 Caffè Srl – Capsule compatibili Dolce Gusto: Caffelatte Dolce Gusto, Cioccolosa Dolce Gusto.

I motivi del richiamo come chiarito dal ministero è il rischio che il consumatore posso trovare piccole particelle di plastica nella tazza, con il pericolo di deglutirle insieme al caffè. Le particelle di plastica verrebbero infatti rilasciate dalla capsula durante il processo di erogazione.

Si consiglia pertanto di non consumare i lotti di prodotto interessati dal provvedimento, che potrebbe essere rischioso per la salute umana o di riportarlo al punto di vendita in caso di acquisto. Si ricorda che l’autorità, in questo caso

Il Ministero della Salute pertanto sconsiglia il consumo. Come in ogni caso di richiamo alimentare il consiglio è di riportare il prodotto al punto di vendita.

La società cooperativa Conad ha inoltre pubblicato sul proprio sito internet un avviso in cui specifica come tutti i clienti dei propri supermercati che fossero in possesso di una confezione oggetto di richiamo “acquistati a partire dal mese di GIUGNO 2019, sono invitati a riportarla in qualsiasi punto di vendita Conad, che provvederà alla sostituzione o al rimborso

fonte: today.it