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Salvini: “Chi paga il caffè con carta è un rompiballe”

l ritorno al contante: una priorità per il nuovo governo che ha deciso di innalzare a 5mila euro (da mille) il tetto al cash e deciso che i commercianti che non garantiscono ai clienti il Pos non sono sanzionabili sotto i 60 euro di importo. Il testo della legge di Bilancio (che potrebbe tuttavia essere modificato su pressione dell’Europa) prevede infatti maglie più larghe per gli esercenti restii a bancomat e carte. E’ il nuovo corso – vecchio per la verità, perché si torna indietro nel tempo – voluto soprattutto dalla Lega.

Del resto, dice oggi Matteo Salvini, “ognuno deve essere libero di pagare come vuole. Io sono un liberale”. Il ministro delle infrastrutture è a Palermo in una pausa del processo Open Arms, quando i giornalisti lo interpellano sulla nuova normativa in materia di pagamenti. Il vicepremier sa di dire cosa gradita a molti commercianti, affermando che “se uno vuole pagare due euro il caffè con la carta di credito è solo un rompipalle“. “Io cerco di pagare in contanti, perché a me piace andare a prelevare al bancomat”, spiega. Con buona pace di chi – vedi Mario Draghi – limitando la circolazione di contante, intendeva garantire tracciabilità e contenere l’evasione.

L’altolà della Corte dei Conti

Un altolà alla politica sui pagamenti del governo arriva dalla Corte dei Conti. In audizione sulla manovra il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite ha fatto notare che “l’innalzamento del tetto dei pagamenti e, in particolare, la non sanzionabilità dei rifiuti ad accettare pagamenti elettronici di un determinato importo possano risultare non coerenti con l’obiettivo di contrasto all’evasione fiscale previsto nel Pnrr”. 

All’uscita del vicepremier risponde prontamente il presidente del gruppo Misto del Senato, Peppe De Cristofaro (AVS): “Salvini è contento della prima manovra del governo Meloni perché favorisce evasione fiscalericiclaggio e furbetti vari – attacca De Cristofaro – Per il vicepresidente del Consiglio chi paga il caffè con il bancomat è un rompipalle invece è una persona normale che non ha niente da nascondere. Chi invece si ostina ad elevare il tetto del contante, chi mette un tetto minimo di spesa con il pos non aiuta gli italiani ma solo quell’economia sommersa che nel 2020 le stime Istat danno a 174,6 mld di euro, con una incidenza sul Pil del 10,5%”.

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